Come ogni anno i contribuenti in determinati casi sono obbligati a compilare la dichiarazione dei redditi, prestando molta attenzione ad inserire, oltre ai redditi percepiti nel corso dell’anno precedente, anche il rendiconto di tutte le spese detraibili e gli oneri deducibili.
In questo modo è possibile ridurre l’importo complessivo delle imposte da pagare.
Per questo motivo bisogna conoscere:
- COSA SONO LE DETRAZIONI FISCALI
- QUALI SONO LE PRINCIPALI,
- CHI NE HA DIRITTO,
- COME RICHIEDERLE CORRETTAMENTE.
PARTIAMO CON IL DIRE COSA SONO LE DETRAZIONI FISCALI?
Le detrazioni fiscali sono degli “incentivi” dati dallo Stato ai contribuenti che sostengono determinate spese che vanno a diminuire l’aliquota IRPEF corrispondente al valore complessivo dei tributi da pagare.
Presentando la dichiarazione dei redditi – il modello 730 per i lavoratori dipendenti o il modello Redditi per gli autonomi – se durante l’anno precedente il contribuente ha sostenuto determinate spese ha dunque diritto a specifiche detrazioni fiscali pertanto dal cumulo delle imposte da pagare va sottratto il totale delle detrazioni.
Può, in gergo comune, scaricare alcune spese pagando così meno imposte.
SCOPRIAMO INSIEME LE PRINCIPALI DETRAZIONI MESSE A DISPOSIZIONE DEL CONTRIBUENTE.
detrazione del 110% per il Superbonus 110 per cento confermato fino al 2023, con riduzione della detrazione al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025;
detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie per le spese fino a 96 mila euro, con proroga fino al 2024;
detrazione del 50% e del 65% con Ecobonus per i lavori di riqualificazione energetica, valida per gli interventi realizzati fino al 2024;
detrazione del 60% con il bonus facciate per i lavori di rifacimento delle facciate esterne degli edifici, con proroga fino al 2024;
detrazione del 50% con il bonus mobili per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, con spesa massima di 5 mila euro per il calcolo della detrazione fiscale e proroga al 2024;
detrazione dal 70 all’85% con il Sisma bonus prorogato fino al 2024;
detrazione del 36% per i lavori di riqualificazione delle aree verdi di edifici esistenti, valida fino al 2024;
detrazione del 19% per le spese mediche e sanitarie, comprese quelle per familiari non a carico affetti da patologie esenti;
detrazione del 19% per veicoli adibiti al trasporto di persone disabili;
detrazione del 19% per le spese scolastiche con somma massima di 800 euro per il calcolo dell’agevolazione;
detrazione del 19% per le spese relative ai cani guida, richiedibili una volta ogni 4 anni ad eccezione della perdita dell’animale;
detrazione del 19% degli interessi passivi sui mutui ipotecari per acquisto o costruzione prima casa, con massimale di 4 mila euro;
detrazione del 19% per le spese veterinarie con massimale di 550 euro;
detrazione del 19% per le spese universitarie nei limiti stabiliti annualmente dal Ministero dell’Istruzione (MIUR);
detrazione del 20% del canone di affitto fino a 2 mila euro per i giovani con età da 20 a 31 anni e reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro;
detrazione del 19% per le spese funebri fino a 1.550 euro;
detrazione del 19% dei premi per le assicurazioni sulla vita, contro gli infortuni, per rischio di non autosufficienza e per la tutela delle persone con disabilità grave;
detrazione del 19% delle spese per le attività sportive dei ragazzi fino a 18 anni d’età, con massimale di 210 euro per ogni ragazzo.
CHI NE HA DIRITTO?
Ne hanno diritto i cosiddetti contribuenti “capienti” ovvero coloro che durante l’anno precedente hanno subito ritenute Irpef in busta paga o coloro che sono tenuti al pagamento dell’imposte scaturenti dal modello Redditi Persone Fisiche.
COME RICHIEDERLE?
I lavoratori dipendenti non pagano direttamente le tasse, ma lo fa invece il datore di lavoro detraendole direttamente dalla busta paga. In questo caso diventa quindi fondamentale che il datore di lavoro conosca in anticipo le detrazioni fiscali alle quali un suo dipendente ha diritto, quindi bisogna consegnare un modulo di richiesta correttamente compilato. Tale modello è fondamentale per la corretta indicazione del carico familiare.
Dopodiché, ogni contribuente deve comunque fare la dichiarazione dei redditi, qualora volesse recuperare altri tipi di detrazione come spese mediche, bonus ristrutturazione, spese scolastiche ed ecc. , infatti sono tenuti a questo adempimento tutte le persone che percepiscono redditi da lavoro autonomo, dipendente, pensione o altre forme di rendita derivanti da partecipazioni in imprese, beni mobili o immobili.
La dichiarazione si realizza attraverso il modello 730 o Redditi PF, con il quale si segnalano al Fisco i redditi percepiti e le spese che danno diritto ad ottenere le detrazioni fiscali.
Tutti i documenti che attestano queste spese detraibili vanno allegati alla dichiarazione dei redditi, inoltre devono essere conservati per legge per almeno 5 anni. Questo lasso di tempo arriva fino a 7 anni in caso di omessa dichiarazione, tuttavia in alcune circostanze possono diventare 10 anni, soprattutto in casi di bonus detraibili in tempi più lunghi come l’Ecobonus che prevede un rimborso fiscale in 10 quote annuali.
Un’altra caratteristica che le spese sostenute devono avere, ormai in gran parte dei casi, è la tracciabilità del pagamento, diventata obbligatoria in Italia. Rientrano nelle spese detraibili quei costi sostenuti la cui modalità di pagamento risulti appunto tracciabile, ovvero certificata tramite bonifico bancario, carta di credito o assegno bancario o circolare
EVENTUALE CREDITO DOVE MI VIENE RICONOSCIUTO?
Per i lavoratori dipendenti, l’eventuale credito scaturente dal modello 730 viene elargito nella BUSTA PAGA del mese successivo alla presentazione del modello 730.
Per i lavoratori autonomi se il modello Redditi Persone Fisiche genera un credito è possibile decidere di utilizzarlo in compensazione con eventuali altri tributi per i quali il contribuente risulta debitore o richiedere il rimborso direttamente sul conto corrente indicato nella propria area riservate dell’Ade.